Escursione Le formazioni di roccia dei calanchi di piana e la baia di porto, patrimonio dell'unesco tour a Ajaccio

Compagnia: Costa Crociere
Durata: 07:01
Livello: Moderata

Prezzo per adulti 70,00 €
Prezzo per bambini 49,00 € Descrizione

Un'escursione che propone un ventaglio variegato di panorami spettacolari sui Golfi di Sagone e di Porto, sui picchi del Monte Cinto, sulle Gole di Spelunca e sulle straordinarie formazioni naturali dei Calanchi di Piana.

Cosa vediamo
  • Passo di San Bastiano con vista sul Golfo di Sagone e il Monte Cinto
  • Cargèse e le sue due chiese (fuori)
  • I Calanchi di Piana
  • Golfo e baia di Porto
  • Evisa e le Gole di Spelunca


Cosa facciamo
  • Percorrendo la Statale 193 in direzione Nord, saliamo fino al Passo di San Bastiano, da dove ci lasciamo incantare da una vista mozzafiato sul Golfo di Sagone e sulle imponenti cime del Monte Cinto che raggiunge i 2.713 metri.
  • Raggiungiamo e visitiamo il villaggio greco di Cargèse e le sue due caratteristiche chiese, una cattolica, l'altra ortodossa, erette l'una di fronte all'altra.
  • Passando attraverso i Calanchi di Piana, ne ammiriamo le singolari formazioni naturali di roccia rossa che hanno assunto forme suggestive: il Cuore degli Innamorati, il Vescovo, l'Aquila, la Testa di cane, la Tartaruga. Il tutto in una cornice di magnifici colori che contrastano con il blu del mare.
  • Proseguiamo poi verso la baia di Porto, con le sue acque cristalline e viste panoramiche che le sono valse la nomina di Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO insieme ad altre baie famose come quella di Rio de Janeiro e Halong Bay in Vietnam.
  • Dopo un po' di tempo libero per il pranzo, intraprendiamo la via del ritorno percorrendo la strada dei Calanchi verso il Golfo di Porto; ammiriamo le sfumature intense del rosso delle sue rocce a strapiombo nel mare blu e il porticciolo di Porto, sovrastato dall'imponente Torre Genovese.
  • Lungo il tragitto montano che ci riporta verso la zona costiera e il porto di Ajaccio, attraversiamo anche il villaggio di Evisa e le Gole di Spelunca.